«Il pensiero di Machiavelli è nettamente e chiaramente anticristiano. L’anticristianesimo è una componente imprescindibile del suo mondo. Esso è stato colto dal gesuitismo, dalla chiesa cattolica, dai primi interpreti, ma mai considerato fino in fondo e per quello che era dai laici. Per Machiavelli, il cristianesimo è stato una delle ragioni della rovina del mondo antico, con la sua concezione della storia effeminata, imbelle, vittimistica, figlia degli avversari dell’Occidente. Nei Discorsi l’anticristianesimo si precisa filosoficamente con la riproposizione del tema dell’eternità del mondo di derivazione averroistica. Il mondo non è assolutamente creato da Dio, ma è a sé autosufficiente, è causa sui. In Machiavelli è forte la presenza di Lucrezio, col suo poema che è un inno alla natura, alla sua potenza del tutto estranea alle passioni umane.»
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«È possibile che non abbiamo capito che per Machiavelli l’Italia non esisteva, non riusciva ad esistere e che bisogna fondarla in modo profondo? E che per fondarla in modo profondo bisognava realizzare una serie di riforme etico-politiche in cui il problema fondamentale fosse il rapporto con la Chiesa? Perché questo è il nocciolo del pensiero di Machiavelli.»