7 febbraio 2017

Schopenhauer: un tale costante nascere e perire non giunge per niente alla radice delle cose

«Un tale costante nascere e perire non giunge per niente alla radice delle cose, ma può essere solo relativo, anzi solo apparente, e [] da esso la vera essenza intima di ogni cosa, che in realtà già per conto suo si sottrae dappertutto al nostro sguardo e rimane sempre misteriosa, non viene toccata, ma continua a sussistere indisturbata, sebbene noi non possiamo né percepire né comprendere la maniera in cui ciò avviene e dobbiamo quindi immaginarcela solo in generale, come una specie di [trucco] che abbia allora luogo.»

– Arthur Schopenhauer, "Il mondo come volontà e rappresentazione" (a cura di Sossio Giametta, Bompiani, 2006, pp. 1887-1889)