13 settembre 2018

La complessa struttura genetica e sociale dei 'Longobardi' (rassegna)

- www.lescienze.it/news/2018/09/12/news/longobardi_strutturagenetica_socialegruppidistinti

Le Scienze: La complessa struttura genetica e sociale dei Longobardi (12 settembre 2018)

«L'analisi genetica dei resti rinvenuti in due cimiteri longobardi del VI-VII secolo situati a grande distanza tra loro, uno a Szólád, nell'attuale Ungheria, e l'altro nei dintorni della cittadina piemontese di Collegno, ha permesso di chiarire alcuni aspetti dell'organizzazione sociale e degli spostamenti del popolo che governò parte dell'Italia nei due secoli successivi al suo arrivo dalla Pannonia (corrispondente all'attuale Ungheria occidentale e alla bassa Austria) nel 568 d.C. [...]
In entrambi i siti, l'ascendenza, o lignaggio, maggiormente rappresentata aveva un'impronta genetica che riporta soprattutto alle antiche popolazioni dell'Europa centrale e settentrionale (impronta che attualmente non è molto presente né nelle popolazioni dell'Ungheria, né in quelle dell'Italia settentrionale). L'altro lignaggio era invece geneticamente più legato alle antiche popolazioni dell'Europa meridionale. [...]
Uno degli aspetti più singolari evidenziati dalla ricerca è che questa articolata struttura genetica e culturale si ritrova, sostanzialmente uguale, in due località distanti oltre mille chilometri.
La scoperta, concludono i ricercatori, pone nuove domande sulla struttura sia della popolazione longobarda sia, più in generale, di tutte le popolazioni protagoniste delle cosiddette invasioni barbariche, le cui orde forse erano formate da gruppi di persone geneticamente non omogenei.

[o, per riportare il testo originale dallo studio completo su Nature Communications: "Modern European genetic variation is generally highly structured by geography. It is surprising to find significant diversity within small, individual cemeteries. Even amongst the two family groups of primarily central/northern ancestry there is clear evidence of admixture with individuals with more southern ancestry. Whether these people identified as Longobard or any other particular barbarian people is therefore impossible to assess. If we are seeing evidence of movements of barbarians, there is no evidence that these were genetically homogenous groups of people."


David Caramelli, docente di Antropologia all'Università di Firenze e uno dei principali autori della ricerca, commenta [video]:
"I dati ricavati sono compatibili con l’ipotesi della migrazione a lunga distanza dei longobardi dalla Pannonia all’Italia settentrionale nel VI secolo d.C. e comprovano il mescolamento non solo culturale ma anche genetico dei barbari con le popolazioni italiche, a parziale correzione di una lettura storica dell’insediamento longobardo, che sottolineava un netto distacco fra le popolazioni germaniche e quelle locali. Mentre sono ormai numerosi gli studi sul Dna antico dei nostri progenitori preistorici, questa ricerca costituisce il primo studio genomico completo sulle popolazioni barbariche longobarde. Da anni la scuola fiorentina costituisce un punto di riferimento internazionale nell’analisi sul Dna antico”.