1 marzo 2014

True detective e l’antinatalismo

Un paio di passaggi dei discorsi di Rust Cohle tratti dai primi tre episodi di True detective (dal quarto il tono cambia), in cui certe idee antinataliste, belle chiare, dure e pure, si guadagnano la prima serata in tv:

«Credo che la coscienza umana sia un tragico passo falso dell'evoluzione. Siamo troppo consapevoli di noi stessi, la natura ha creato un aspetto della natura separato da se stessa. Siamo creature che non dovrebbero esistere... per le leggi della natura. Siamo delle cose che si affannano nell'illusione di avere una coscienza. Questo incremento della reattività e delle esperienze sensoriali è programmato per darci l'assicurazione che ognuno di noi è importante, quando invece siamo tutti insignificanti. Credo che la cosa più onorevole per la nostra specie sia rifiutare la programmazione, smetterla di riprodurci, procedere mano nella mano verso l'estinzione, un'ultima mezzanotte, in cui fratelli e sorelle rinunciano ad un trattamento iniquo.
[Hart: Allora che senso ha alzarsi dal letto la mattina?] Io dico a me stesso che sono un testimone ma la risposta giusta è che sono stato programmato così e mi manca la disposizione al suicidio.»

«Li guardi negli occhi, anche in una foto, non ha importanza se siano vivi o morti, puoi comunque leggerli. E sai che cosa capisci? Che hanno accolto la morte. Non all'inizio, ma proprio lì all'ultimo istante. È un sollievo inequivocabile perché, vedi, avevano paura e poi hanno visto per la prima volta quanto fosse facile lasciarsi andare. Hanno visto in quell'ultimo nanosecondo, hanno visto quello che erano. Che noi, ognuno di noi... e tutto questo grande dramma non è mai stato altro che un cumulo di presunzione e ottusa volontà. E allora puoi lasciarti andare! Alla fine non devi aggrapparti così forte per capire che tutta la tua vita, tutto il tuo amore, il tuo odio, la tua memoria, il tuo dolore erano la stessa cosa! Era tutto lo stesso sogno, un sogno che hai avuto all’interno di una stanza sprangata: un sogno di essere una persona

(traduzione presa dal doppiaggio italiano, con qualche mia piccola modifica)