18 maggio 2013

La ricerca della felicità e del senso è controproducente (rassegna)


bigthink: La ricerca della felicità e del senso è controproducente (di Sam McNerney)


«Abbiamo erroneamente posizionato la felicità al di fuori del corpo, generando l'illusione che la si debba andare a cercare come se fosse distante da noi. Così spendiamo soldi, ci diamo al lavoro, prendiamo lauree, ci facciamo di droghe, andiamo ad appuntamenti, tutto questo nel nome della felicità; anche se così facendo si arriva solo all'infelicità. Quando la felicità è esterna, è sfuggente; finiamo per starcene lì in attesa, credendo, piuttosto stupidamente, che arriverà.
Il problema, vorrei chiarire, non è necessariamente che ci manca il senso. La letteratura sui bias cognitivi suggerisce che siamo di fronte al problema opposto: stiamo annegando nel senso. Vediamo schemi che non esistono, volti nelle nuvole, crediamo in essenze, e stereotipi. Non possiamo non trovare il senso; facciamo di tutto per trovarlo. Abbiamo bisogno di qualcosa - una squadra, una band, o un politico - per filtrare le nostre convinzioni e fornire una certa coerenza alla nostra visione del mondo, anche se quella visione del mondo è illusoria. In caso contrario ci sentiamo persi.
Sessant'anni dopo Aspettando Godot sappiamo che la ricerca della felicità e del senso è controproducente: se si è alla ricerca di uno dei due, si è già fallito. Eppure, non posso fare a meno di pensare che reagiremo a questa realtà semplicemente aspettando più a lungo.»

(trad. mia)

[ᔥ bigthink]