7 gennaio 2018

Letteratura: una storia scritta a mano (rassegna)

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Repubblica: Letteratura: una storia scritta a mano (di Alberto Asor Rosa)

«Tempo fa, su queste colonne, ho parlato di un libro, Scritti a mano, di Matteo Motolese, in cui l’autore investigava con rara sapienza il percorso che ognuno dei dieci grandi scrittori da lui esaminati (da Boccaccio, Petrarca, Ariosto… a Montale e Eco) aveva compiuto per arrivare dalla scrittura iniziale alla composizione ultima oppure, secondo i vari periodi storici, alla stampa vera e propria. Ma Motolese è un linguista: più che le forme in sé della scrittura, gli interessavano i mutamenti stilistici e semantici. Abbiamo ora una straordinaria occasione per entrare fino in fondo nel cuore del problema. L’editore Carocci ha da poco pubblicato un ponderoso e poderoso volume: Letteratura italiana: una storia attraverso la scrittura (pagg. 726, euro 59), in cui sono raccolti i saggi (ahimè, non tutti) di Armando Petrucci. Petrucci è indubbiamente il paleografo più prestigioso degli ultimi cinquant’anni in Italia, e verosimilmente in Europa. La paleografia, come dice il nome, è lo studio, storico e sistematico delle scritture antiche. [...] In questi saggi si ricostruisce una vera e propria storia della letteratura italiana, – oggetto principale delle ricerche di Petrucci, – attraverso le forme, le modificazioni e, io direi senz’altro, le invenzioni della scrittura.
[...]
E il messaggio secondo me è questo. Nella “scrittura” si ricostruisce “la storia”. In quella storia, – si tratti di Boccaccio o Petrarca, di Leopardi o Montale, oppure anche dell’ignoto copista che ha dato vita al manoscritto veronese che contiene il famoso “indovinello” in versi che significano per metafora l’atto dello scrivere – di volta in volta ci siamo dentro tutti, anche se non lo sappiamo, anche se non volessimo.»